sabato 5 gennaio 2008

Macchina virtuale per VMware "da zero" (parte I)

Mi trovo ad aver bisogno di un PC con linux ma non possiedo un hardware sul quale installarlo. Ho però un bel portatile con Windows Vista 1G di RAM e molto spazio sull'HD: vorrei provare ad installare Ubuntu su un server virtuale con VMWare. Nulla di particolare: ci sono molte guide in rete per questo tipo di operazione ma proviamo in diretta. Gli ingredienti sono:
  • VMWare Player (scaricabile dal sito di VMWare)
  • Immagine ISO del CD di installazione di XUbuntu Linux (Ho scelto la distribuzione Xubuntu al posto della "sorella maggiore" Ubuntu poiché è più leggera.
Prima di tutto è necessario generare una macchina virtuale da utilizzare per installare il sistema operativo. Su internet esiste un ottimo sito (EasyVMX) che permette di configurare online la propria macchina virtuale e scaricarla. Purtroppo, sebbene l'avessi già usato con buoni risultati altre volte, la macchina generata da EasyVMX non ne vuole sapere di funzionare: sembra che vada tutto bene ma poi dopo alcuni secondi l'applicazione non risponde più. Tempo sprecato. Decido di tentare un'altra strada: creare a mano i file di configurazione! Dopotutto è sufficiente un file di testo contenente la configurazione ed eventualmente i file di descrizione degli hard disk virtuali. È l'occasione per sperimentare qualcosa di nuovo! Per fortuna qualcuno ha già pensato di scrivere qualcosa sulla sintassi dei file di configurazione vmx! Seguirò le regole suggerite dall'autore del sito: "i file di configurazione piccoli sono meglio di quelli grandi" e "fatto in casa è meglio". Iniziamo. Creo il file xubuntu.vmx contenente il minimo indispensabile:
config.version = "8"
virtualHW.version = "6"
guestOS = "ubuntu"
Provo a far partire la macchina: non farà nulla ma almeno vediamo se parte. Tutto OK: mi dice che non trova il sistema operativo :). Dopo aver eseguito VMware Player con la configurazione creata, vengono aggiunte automaticamente alcune righe al file .vmx: in particolare
floppy0.fileName = "A:"
Questa non mi piace: ha impostato di default un lettore floppy mappato sul drive A: del mio PC reale, siccome non ho il floppy, per evitare problemi la sostituisco con:
floppy0.present = "false"
Inizio ad aggiungere "pezzi" alla macchina. Per la scheda di rete scelgo la modalità NAT che permette di condividere semplicemente la connessione a internet del PC reale e imposto "e1000" come modello di scheda siccome è consigliato per sistemi operativi "moderni":
ethernet0.present= "true"
ethernet0.startConnected = "true"
ethernet0.virtualDev = "e1000"
ethernet0.connectionType = "nat"
La RAM (deve essere un multiplo di 4) la imposto a 256 Mb... meglio non esagerare, altrimenti mi occupa tutta quella reale!
memsize = "256"
La scheda audio (impostazioni minimali consigliate):
sound.autodetect = "TRUE"
sound.fileName = "-1"
sound.present = "TRUE"
Ora aggiungo il lettore CD-ROM mappandolo sull'immagine ISO di Xubuntu:
ide1:0.present = "true"
ide1:0.deviceType = "cdrom-image"
ide1:0.filename = "xubuntu-7.10-desktop-i386.iso"
ide1:0.startConnected = "TRUE"
Provo di nuovo ad avviare la macchina: manca ancora l'hard disk ma il CD di Xubuntu parte anche come "live CD" e posso comunque vedere se funziona. Anche questa volta la fortuna mi assiste: funziona perfettamente, compreso l'accesso a internet. Ora viene la parte che mi sembra più difficile: aggiungere un hard-disk. Nella configurazione aggiungo
ide0:0.present = "TRUE"
ide0:0.deviceType = "disk"
ide0:0.filename = "xubuntu.vmdk"
e dovrebbe essere sufficiente. Ora devo costruire il file di configurazione del disco (.vmdk)... ma meglio rimandare alla prossima puntata!

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