domenica 23 novembre 2008

Un occhio su internet

Ecco una nuova frontiera delle ricerche che esce dai laboratori per diventare qualcosa di "usabile". Riporto la notizia che ho letto in un post dell'ottimo blog di Paolo Attivissimo: un motore di ricerca per immagini che si chiama TinEye. Non si tratta di una copia della "ricerca immagini" che troviamo su Google e molti altri motori di ricerca. Questi motori cercano le immagini in base al testo che le circonda, in questo caso invece viene sftuttata una una tecnologia che "vede" le immagini in internet e le trova per somiglianza come faremmo noi con i nostri occhi. In pratica è possibile inserire un immagine nel motore (o il suo indirizzo internet) e in pochi decimi di secondo verrano ricercate tutte quelle simili. Attualmente il numero di immagini indicizzate non è altissimo ma ho fatto alcune prove e il risultato è molto buono. Ad esempio cercando questa immagine:
Si trovano anche queste:
Che sono ovviamente ricavate dalla prima con ritagli e ritocchi; a prova del fatto che l'algoritmo di ricerca è abbastanza elaborato.
Un altro utilizzo che mi viene in mente è quello di cercare eventuali pubblicazioni di foto fatte da noi: qualcuno sta usando le vostre foto su internet senza avere una vostra autorizzazione? Con TinEye dovreste riuscire a trovarle. Oppure un giornale documenta fatti recenti con immagini di repertorio? Basta inserire l'immagine nel motore di ricerca e subito potremo vedere se è già stata usata altrove. Penso che questo tipo di ricerca si evolverà velocemente e sarà sempre più usata: staremo a vedere gli sviluppi.

domenica 2 novembre 2008

Riflessione sui social network

In questi giorni sta diventando disponibile per gli utenti di blogger il gadget "Lettori" con l'elenco degli utenti che seguono il proprio blog. Una funzionalità che rende la piattaforma di Google più vicina ad un social network, cioè permetterà di rendere più evidenti gruppi di interesse ed amicizie tra gli utenti.
In questi ultimi mesi le piattaforme di social network, e parlo soprattutto di Facebook, stanno letteralmente spopolando. Non dico questo basandomi su statistiche ufficiali, ma riporto l'impressione che ho avuto parlando con diverse persone che conosco e sperimentando io stesso Facebook: ho trovato tantissime persone che conosco, molte più che tra i blog, i siti o i forum. Ormai quello che viene comunemente chiamato "Web 2.0" non è più il futuro ma la realtà.
Mi chiedo: perché  investire tempo e denaro in queste piattaforme? Perché spingere sempre di più le persone a "vivere" i loro rapporti, esprimere opinioni, raccontare se stessi sul web? Una parziale risposta l'ho avuta indirettamente ad un seminario a cui ho partecipato settimana scorsa: il futuro della pubblicità e anche delle indagini di mercato è su internet, e soprattutto sulle piattaforme di social network. Provate ad immaginare: un software molto complesso analizza tutto ciò che scrivete, valuta le vostre amicizie, considera le cose che preferite guardare e... può proporvi spazi pubblicitari ultra personalizzati oppure può stabilire se alcuni prodotti vi piacciono oppure li odiate. Queste sono tutte cose che nell'economia attuale valgono un sacco di soldi! Software di questo tipo non sono solo esperimenti ma esistono e funzionano già oggi: si basano soprattutto sull'analisi semantica (capacità di comprendere il significato delle parole e delle frasi) e diventeranno sempre più precisi. Un esempio "rudimentale" di software che si basa sull'analisi semantica (con altri scopi) lo possiamo trovare da diversi anni nel correttore grammaticale di Word, ma in futuro saranno sempre più importanti e  a breve avremo a che fare spesso con programmi di questo tipo. Infatti quello che già oggi viene chiamato "Web 3.0" sarà, dicono gli analisti, basato sulla semantica: ad esempio sarà possibile fare una domanda ad un motore di ricerca, proprio come la faremmo ad una persona, ed ottenere una risposta. Vedremo se il tempo confermerà la previsione.
P.S. Non è che voglia demonizzare queste cose mettendole in una luce negativa: come al solito sono strumenti e dipende dall'utilizzo che ne facciamo, inoltre le cose è sempre bene saperle!